Come spiegare l’allerta Coronavirus a un bambino?

È importante spiegare ai bambini quello che sta succedendo, è un errore pensare di proteggerli tenendoli all’oscuro da tutto. La comunicazione non passa solo attraverso le parole, i bambini sono molto bravi a leggere il linguaggio non verbale, dal quale passano tutte le nostre preoccupazioni e paure. Non parlarne significa trasmettergli un messaggio sbagliato: l’idea che queste paure siano inaffrontabili. È fondamentale sottolineare che questa è una situazione nuova anche per noi, per questo ci impensierisce, si potrebbe partire da questo per spiegare l’importanza delle regole di prevenzione. Oltre a sottolineare gli aspetti “più problematici” è anche opportuno mettere in evidenza aspetti che possano rassicurare: in tutto il mondo ci sono tanti esperti che stanno lavorando per cercare una soluzione. Risulta essenziale dare delle spiegazioni semplici e realistiche, adatte all’età del bambino, nello stesso tempo dobbiamo fare attenzione a non sminuire il problema o al contrario a catastrofizzarlo. Si possono utilizzare vari modi per poter parlare ad un bambino del coronavirus, tramite un disegno, attraverso il racconto di una storia e soprattutto attraverso il gioco.

L’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, riconosce il gioco come un diritto inviolabile ed insindacabile di ogni bambino.

Il gioco consente al bambino di sperimentare ed elaborare attivamente la realtà esterna, di imparare a conoscere sé stesso e il mondo e di iniziare a consolidare le prime forme di autocontrollo e di interazione sociale.

Il gioco nei bambini ha dei risvolti positivi a vari livelli:

1) A livello sociale
• Aumento della condivisione;
• Sviluppo dell’empatia;
• Aumento dello spirito di gruppo.

2) A livello emotivo e comportamentale
• Riduzione della paura, ansia, stress e aumento della gioia;
• Aumento dell’autostima e della sicurezza in sé stessi;
• Aumento della capacità di adattamento nell’affrontare cambiamenti.

3) A livello corporeo
• Aumento dell’efficienza del sistema immunitario, cardiovascolare ed endocrino;
• Diminuzione dello stress;
• Miglioramento delle competenze visuo-spaziali, di coordinazione ed equilibrio.

Quindi non resta che mettere in moto la nostra creatività perché come afferma James Stephens: “La curiosità può vincere la paura ancor più di quanto possa fare il coraggio”.


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Dott.ssa Rosalba Rimola

Psicologa Clinica iscritta all’Albo degli Psicologi della Calabria con numero 2032. Ho frequentato l’Università degli studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, dove ho conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute. Nel 2018 mi sono iscritta presso la “Scuola di Formazione di Psicoterapia a indirizzo Dinamico” con sede a Roma, per il conseguimento della Specializzazione Quadriennale in Psicoterapia. L’amore verso i bambini, invece, mi ha portata a frequentare il corso RBT “Corso ABA per operatori” metodologia la cui validità è riscontrabile soprattutto nell’approccio all’autismo. Inoltre mi sono relazionata con il mondo scolastico per l’incarico di “Assistente alla Comunicazione Specialista metodo A.B.A. nell’ambito del servizio di assistenza specialistica ad alunni diversamente abili”. Svolgo attività libero-professionale private e collaboro, sempre come libero-professionista, presso la società “Riabil Center Srl” (Castrovillari – Cs) con l’incarico di riabilitazione neuropsicologica.